Secondo il poeta, assieme a coraggio e altruismo, la fantasia è il particolare da cui si giudicano i giocatori. Eppure, per quanto il gioco sia etimologicamente uno scherzo nel quale si libera l’immaginazione, è altrettanto vero che quella creatività genera un campo di regole e norme da rispettare con un rigore che solo una serietà infantile ammette. Un cancello in fondo alla strada, gli alberi di un sagrato, un prato tra i grattacieli, il mare, il cortile di un borgo: la fantasia esiste solo se riconosce un modello dei limiti del giocatore.