Beati subito

La prima fase del processo di conversione dei pendolari è iniziata con l’intitolazione della Stazione Termini a Giovanni Paolo II. La seconda, con la monumentalizzazione in Piazza dei Cinquecento dello stesso papa che amava la montagna (che raggiungeva saggiamente in elicottero), pietrificato in una campana di ferro, in immobile attesa di un mezzo pubblico migliore.

Secondo la Chiesa, solo la fede dogmatica in un amministratore delegato superiore può restituire la speranza in un viaggio terreno che arrivi alla stazione del paradiso come da tabella degli orari affissi all’ingresso dei binari, e l’antisecolarizzazione di uno spazio profano come solo un porto di mare può essere è il lato A di una campagna di evangelizzazione che nell’altra facciata contempla la stampa e la distribuzione sui treni a breve e media percorrenza di un breviario, redatto con il contributo dell’Accademia del Sacro Seminario del Pendolare Catecumeno, di cui questo blog anticipa alcuni paragrafi.

Trenitalia vuole dividere la famiglia

In diversi esorcismi il maligno sostiene che suo preciso compito è dividere la famiglia, mettere distanza tra marito e moglie. E c’è chi commissiona o vende abbonamenti annuali per la divisione della famiglia. Trenitalia lavora per la distruzione della famiglia. Per evitare ciò è necessario pregare per la diminuzione dei prezzi della benzina e l’aumento delle corsie sul grande raccordo anulare.

Satana si combatte con il Vivalto

È soprattutto puntando sul Vivalto che bisogna combattere perché non entri Satana. Nell’esorcismo del 2 giugno 2007 il maligno ha confessato: “Non c’è peggior danno di quello che subisco quando salgo su quella trappola a due piani. Restare in piedi il lunedì mattina, dalle sei e tre quarti alle otto, mi sfianca”. Poi aggiunge: “Non respiro, a casa mia neanche io uso l’aria condizionata d’estate, ma fa meno caldo”. E nell’esorcismo del 13 luglio 2008: “Io sono il principe del male. Ma la visione del Vivalto mi ferma. Per me l’inferno è qui perché, anche se riesco a sedermi, le mie corna si incastrano nella cappelliera, procurandomi una sofferenza inaudita”.

Questi treni non deragliano

Non sempre il demonio può fare quello che vuole. Un dirigente di Trenitalia, istigato da Satana, taglia tutto: personale amministrativo, manutenzione tecnica, pulizia, livello minimo di un servizio pubblico civile, e un giorno in chiesa, confessando i suoi peccati, dice: “Però questi treni non deragliano”. E la Santa Madre: “E falli pure deragliare”. Certamente la Vergine, della quale era devoto, ha salvato la sua anima.

Vagoni

“Tutti i vagoni sono luoghi di perdizione”, dice la Madre del Cielo ascoltando la cinquantesima bestemmia del pendolare che perde dieci euro al gioco delle carte.