Parla Linda

Certe volte tradisci e vai con la macchina, tanto per contribuire alla produzione di polveri sottili anche tu, perché il Paese è in un momento difficile e va aiutato da tutti noi – produrre e consumare di più, come sostengono i pusher da anni, oramai. Sulla tua cinque porte contando il portellone del bagagliaio, di solito sei solo e disarmato. Nessun compagno di pendolo con il quale commentare il campionato dei clienti dei farmacisti, nessun incontro occasionale con chi non vedi da anni e avresti volentieri continuato a non vedere. Non puoi leggere, né giornali, né libri, anche se, a pensarci bene, in una sola fortunata sessione sul GRA o sulla tangenziale potresti finire Underworld. Il tuo portatile giace inattivo nello zaino, sul sedile posteriore, e non c’è modo di usarlo, per fare cosa poi. Solo e disarmato.

Però. Però hai la radio. La radio è l’unica vera ragione che potrebbe farti accettare un addio al treno, alle chiacchiere, alla lettura, alla scrittura. Giusto un po’ meno interattiva di un vagone, la radio cazzeggia per te, ti tiene informato, ti avverte del traffico che ineluttabile ti attende, ti racconta storie, continua a farti pensare anche se sei in coda, sotto il sole, tra un SUV e il 542. Ami la radio. La ami, anche se si presta a ospitare una trasmissione quotidiana di Luca Sofri e, in una potenzialmente letale successione, una trasmissione quotidiana di Barbara Palombelli. Anche se è diventata un’altra marchettara voce di regime, tu la ami. La ami per i Conigli, per Caterpillar, per Blackout. Per Stereonotte. La ami perché se hai l’accortezza di partire la mattina tra le sette e le otto, puoi ascoltare l’oroscopo di Linda Wolf. Linda Wolf è un’istituzione di Radio 2 che accompagna la tua sveglia sin dai giorni delle elementari, quando la radio di tua madre era accesa dalle sei e Gustavo Selva era direttore del GR. (Parentesi a posteriori: se certe cose le avessi sapute in anticipo avresti abbattuto qualsiasi aggeggio dotato di manopola di sintonizzazione. A volte forse fa bene non capire chi c’è dietro cosa).

Probabilmente, come accade per tutti i veri geni da Van Gogh a Totò, l’opera di Linda sarà compresa appieno soltanto dopo la sua morte. La voce che già negli anni ’70 ti suonava avanti con gli anni – sensazione amplificata dalla lettura telefonica del pezzo – Linda ha umanizzato gli astri, li ha portati sulla terra e messi a confronto con la dura realtà del nostro minimale vivere quotidiano. Con lei, Giove incrocia Saturno e tutti e due si fermano al mercato a scambiare quattro chiacchiere con la casalinga di Voghera. I suoi oroscopi, telegrafici e fulminanti, non ti aprono quegli improbabili e verbosi scenari hollywoodiani alla Branco o, peggio, alla Solange, con amori contrastati, guadagni facili, viaggi esotici, ma ti camminano accanto nel corso della giornata, calorosi e premurosi come le avvertenze di una cara zia un po’ stravagante che ha la fissa di guardar le stelle e l’ardire di trarne fuori qualcosa di sensato.

L’oroscopo che qui si trascrive, ascoltato una qualunque di queste mattine, è dedicato a tutti quelli che amano la radio e Linda Wolf.

  • Ariete: non sfondate porte aperte
  • Toro: calma e gesso
  • Gemelli: chi fa da sé fa per tre
  • Cancro: bene
  • Leone: oggi meglio stare a casa
  • Vergine: portate ancora un po’ di pazienza
  • Bilancia: così così
  • Scorpione: molto bene
  • Sagittario: giornata fredda, copritevi
  • Capricorno: tutti i nodi vengono al pettine
  • Acquario: piove sul bagnato
  • Pesci: acque tranquille